domenica 28 agosto 2016

La controvita

Titolo: La controvita
Autore: Philip Roth
Editore: Einaudi
Anno: 2010 (edizione originale 1986)
Traduzione: Vincenzo Mantovani
Stelle: 2 su 5
Pagine: 383
In due parole: un complesso romanzo in cui le vite dei personaggi si rispecchiano e rimandano l'una con l'altra, tanto costruito da risultare freddo


Diviso in cinque parti questo strano romanzo a bivi e a specchio è costruito ottimamente ma appassiona poco e a tratti diventa irritante. Al centro troviamo Nathan Zuckerman, l'alter ego più noto di Roth che in un gioco di specchi attribuisce accidenti e destini prima al fratello Henry e poi allo stesso Nathan, troviamo poi un viaggio in una Israele delirante e un matrimonio con una giovane donna inglese. Costruito come un labirinto è a tratti troppo autocompiacente, la descrizione della particolare situazione degli ebrei israeliani e il loro rapporto con gli altri ebrei è talmente autoreferenziale da sfiorare la parodia, il continuo susseguirsi di cambi di linea narrativa è stucchevole, ogni pagina ci tiene a farci sapere che stiamo leggendo un romanzo che parla di come un romanziere crea le storie saccheggiando (e travisando) le vite di chi gli sta vicino, insomma l'ho trovato un poco pomposo.