martedì 29 agosto 2017

Yeruldelgger. Tempi selvaggi

Titolo: Yeruldelgger. Tempi selvaggi
Autore
: Ian Manook
Editore: Fazi
Anno: 2017 (edizione originale 2015)
Traduzione: Maurizio Ferrara
Stelle: 3 su 5
Pagine: 473
In due parole: torna il commissario Yeruldelgger, sempre più stanco, arrabbiato, inferocito...


Ritroviamo il commissario Yeruldelgger, ancora alle prese con i suoi fantasmi e ancora supportato dalle sue fantastiche amiche/compagne/figlie. All'inizio di due indagini, apparentemente non collegate, uno dei personaggi che abbiamo conosciuto nel primo volume viene ucciso e del delitto viene incolpato proprio il nostro commissario. Nel frattempo qualcuno sparisce, qualcuno compare per la prima volta nella vita di Yeruldelgger e subito ne esce, altri ancora arrivano e sembrano volerci rimanere per un bel po'. Oltre ad Ulan Bator e la steppa mongola, arrivano città di frontiera con la Russia e Le Havre in Francia. Manook riprende temi che avevano già fatto capolino nel primo volume (inquinamento, sfruttamento minerario, sradicamento) e costruisce un giallo piuttosto intricato. Decisamente meno riuscito però, anche se comunque godibile fosse solo per il piacere di ritrovare Yeruldelgger.