venerdì 29 luglio 2016

E' così che la perdi

Titolo: E' così che la perdi
Autore: Junot Dìaz
Editore: Mondadori
Anno: 2013 (edizione originale 2012)
Traduzione: Silvia Pareschi
Stelle: 4 su 5
Pagine: 171
In due parole: biografia in forma di racconti, tra machismo e crisi esistenziali

Junior - alterego dell'autore - fa fatica a restare fedele alla donna che ama, pervaso di cultura machista ma abbastanza intelligente e sensibile da sapere di essere uno stronzo non riesce a farsi perdonare dalla sua donna ed entra in crisi, tra i ricordi del fratello morto di leucemia, l'incapacità di restare vicino alla madre, la consapevolezza di essere ancora uno sradicato che continua ad essere in fondo uno appena arrivato da Santo Domingo, il rischio che ha corso di sprecare il proprio talento e che corre ancora perché non riesce appunto a riprendersi. Costruito come una serie di racconti il libro termina con una guida per amanti infedeli, una sorta di memorandum sui rischi dell'amore. Scritto in un misto di inglese americano e spagnolo, l'ottima traduzione rende bene i cambi di registro e l'uso dello slang senza mai diventare incomprensibile.