sabato 2 luglio 2016

L'altra Grace

Titolo: L'altra Grace
Autrice: Margaret Atwood
Editore: Baldini&Castoldi
Anno: 1996 (edizione originale 1997)
Traduzione: Margherita Giacobino
Stelle: 4 su 5
Pagine: 505
In due parole: una presunta assassina a volte vittima innocente a volte perfida manipolatrice

Liberamente ispirato ad una storia vera, Grace Marks era una cameriera che ad appena 16 anni venne accusata di complicità nell'omicidio del suo datore di lavoro e della sua governante. Condannata in un primo momento a morte ebbe la pena commutata in ergastolo, passò un breve periodo in manicomio e venne scarcerata dopo quasi 30 anni di pena. Atwood da voce a Grace, alle sue sofferenze, alla vita difficile e alle continue molestie a cui era sottoposta per il solo fatto di essere una donna, sentiamo il resoconto del duplice delitto ma soprattutto ascoltiamo una storia di sopraffazione. A fare da contraltare a Grace è il giovane dottore alienista che la interroga per scrivere una relazione da accompagnare alla richiesta di scarcerazione e di grazia. Alcuni credono ciecamente all'innocenza di Grace, altri sono convinti sostenitori della sua consapevolezza, tutti però tendono a non vedere quello che lei è veramente ma a cucirle addosso una delle tante maschere che gli uomini hanno imposto alle donne: angelo, prostituta, vergine innocente, perfida manipolatrice eccetera eccetera. Ma Grace è soprattutto la cartina al tornasole delle paranoie e dei pregiudizi della società canadese a fine '800: una società in cui per le donne le alternative erano pochissime e per cui era facile passare dalla rispettabilità alla ignominia e in cui gli uomini erano quasi tutti degli orridi molestatori.