domenica 29 gennaio 2017

K. o La figlia desaparecida

Titolo: K. o La figlia desaparecida
Autore: Bernardo Kucinski
Editore: Giuntina
Anno: 2016 (edizione originale 2011)
Traduzione: Vincenzo Barca
Stelle: 4 su 5
Pagine: 171
In due parole: come riportato in epigrafe "tutto in questo libro è invenzione, ma quasi tutto è successo"


Questa è la storia di una ricerca disperata, quella di un padre della figlia e quella della verità ai tempi omertosi della dittatura in Brasile. E' una ricerca pressoché infinita e inconcludente, non a caso il padre viene indicato solo dall'iniziale del suo cognome, K. Per K. è come rituffarsi nella Polonia da cui era scappato anni prima, per sfuggire alla persecuzione nazista; ma è anche la scoperta dei nuovi orribili modi che una dittatura ha di schiacciare chi la combatte. I desaparecido scompaiono nel senso più ampio della parola, nessuno sa dove sono, cosa gli è successo, i resti se ci sono sono introvabili o non riconoscibili, nulla di loro rimane, a volte flebili tracce in un verbale altre volte neanche questo. E' anche una storia corale, non c'è solo il padre ma anche inservienti, spie, poliziotti, professori, generali, tutti coloro che più o meno hanno avuto a che fare con la dittatura. K. è il padre dell'autore, la figlia è sua sorella.