lunedì 23 gennaio 2017

Purity

Titolo: Purity
Autore: Jonathan Franzen
Editore: Einaudi
Anno: 2016 (edizione originale 2015)
Traduzione: Silvia Pareschi
Stelle: 5 su 5
Pagine: 642
In due parole: famiglie, amanti, intrighi, giornalismo, hacker... di tutto di più e niente che potesse essere di meno



Purity ha un sacco di problemi - un debito universitario ingente, una madre squinternata che non le vuole rilevare il nome del padre, un lavoro insulso - vive in una specie di casa occupata, è innamorata ma non è corrisposta, ha difficoltà a instaurare dei rapporti sentimentali soddisfacenti... insomma un vero disastro. La possibilità di andare in Bolivia come stagista del Sunlight Project - una sorta di Wikileaks dallo stile più raffinato - e conoscere il suo carismatico ideatore Andreas Wolf, le sembra un'occasione d'oro e forse anche la strada che le consentirà di rintracciare finalmente suo padre. Chiusa la breve esperienza di stagista del Sunlight Project andrà a fare un altro stage, in un giornale online indipendente vecchio stile che è agli antipodi dell'attivismo digitale del progetto di Andreas, le incredibili coincidenze che ne nasceranno si rileveranno tutt'altro che casuali e, anche se in maniera piuttosto sconvolgente, le cose per Purity in qualche modo si sistemeranno.

Questo magnifico romanzo parla di molte cose: dell'amore e dei rapporti sentimentali, della disfunzionalità presente in ogni famiglia (un tema ricorrente in Franzen), del mondo post guerra fredda (ci sono pagine molto belle sulla Germania Est), del giornalismo prima e dopo Internet, delle tecnologie della comunicazione e della loro ambiguità (strumento di libertà ma anche di oppressione); tutto senza perdere mai di vista la trama e la storia che viene raccontata. E' un romanzo a tratti corale ed epocale e il titolo del romanzo non fa riferimento solo al nome della protagonista, ma più in generale alla purezza degli ideali che ognuno dei vari personaggi vorrebbe incarnare. Franzen poi scrive benissimo, la bellezza delle metafore e delle descrizioni si affianca e risalta la vivacità e la credibilità dei dialoghi (sempre sia lodata Silvia Pareschi per le sue magnifiche traduzioni), insomma questo è un romanzo pressoché perfetto, anche nei suoi aspetti più inverosimili ed estremi. Come giustamente nota Christian Raimo ci sono mille ragioni più una per leggere Purity, se non vi ho convinto io fatevi convincere da lui.