lunedì 18 gennaio 2021

La Focena

Titolo: La Focena
Autore: Mark Haddon
Editore: Einaudi
Anno: 2020 (edizione originale 2019)
Traduzione: Monica Pareschi
Stelle: 4 su 5
Pagine: 261
In due parole: una fiaba, un sogno, la riscrittura di una storia antica e delle donne che l'hanno popolata

L'inizio è folgorante: la descrizione della genesi e dello sviluppo di un incidente aereo. Nell'incidente muoiono Viktor, suo figlio Rudy e Maja. Maja sopravvive quel tanto necessario ad essere soccorsa e a partorire sua figlia Angelica che viene affidata al padre Philippe. Qui comincia la storia di Angelica, che il padre ricchissimo alleva in un isolamento quasi completo e con cui ha un rapporto incestuoso. L'arrivo di Darius rompe l'equilibrio, intuisce quello che il padre le fa e tenta di salvare Angelica ma è costretto a fuggire e a prendere letteralmente il largo, imbarcandosi su una barca in compagnia di Helena, Marlena e Anton che incontra fortuitamente e fortunosamente. Comincia allora un'altra storia, nella discesa via mare che dall'Inghilterra li deve portare nel Mediteranneo si ritrovano in un'altra dimensione, in un'altra epoca, Darius si trasforma in Pericle e lo seguiamo nelle sue vicissitudini, Angelica si ammutolisce nella sua attesa, disegna, immagina, sogna. Forse sogna proprio Darius/Pericle ma anche William Shakespeare e George Wilkins che ha scritto una versione della storia di Pericle, a sua volta ispirata ad una versione di John Gower, che l'aveva a sua volta ripresa da altri canoni medievali che raccoglievano una storia risalente al III secolo d.C.. Darius è veramente trasportato nel passato nei panni di Pericle? Oppure è Angelica che lo immagina mentre ne attende il ritorno per una salvezza impossibile, fino alla tragica catarsi finale? Haddon riscrive la storia di Pericle (Antioco nelle prime versioni della storia) e della sua fuga dal regno di Antioco dopo che aveva intuito il legame incestuoso che lo legava alla figlia, in cui solo l'antefatto da cui nascono le avventure di Pericle è ambientato ai giorni nostri, mentre tutto il resto torna ai tempi antichi ma raccontato appunto come un accadimento soprannaturale, un sogno sognato da quella vittima che nelle storie non ha mai nome e viene considerata colpevole al pari del padre, vittima a cui Haddon da un nome e un cuore.