domenica 24 gennaio 2021

L'Isola dei fucili

Titolo: L'Isola dei fucili
Autore: Amitav Gosh
Editore: Neri Pozza
Anno: 2019 (edizione originale 2019)
Traduzione: Anna Nadotti e Norman Gobetti
Stelle: 3 su 5
Pagine: 35
In due parole: sulle tracce di un'antica storia, dalle sorprendenti analogie con il  nostro presente di catastrofi climatiche e migrazioni difficili

Deen Data è un libraio antiquario che vive a New York, di origini bengalesi torna abbastanza regolarmente a Calcutta (Kolkata) anche se i tempi della sua infanzia e delle leggende nate nella terra mutevole delle Sundarbans sono molto lontani. In uno dei suoi periodici ritorni si imbatte nella storia di Bonduki Sadagar, il mercante di fucili, perseguitato da Manasa Devi la dea dei serpenti perché non abbastanza devoto. Incuriosito si mette sulle tracce del tempio dedicato alla storia che si trova appunto nella Sundarbans e conosce così Piya, protagonista di un altro libro di Gosh: Il paese delle maree. Tramite Piya entra in contatto con Pitu e Rafi e inizia così per lui uno strano viaggio, in cui decifrando la simbologia dell'antica leggenda arriva a Venezia e da lì naviga nel Mediterraneo verso le rotte dei migranti. Se ne Il paese delle maree Gosh aveva costruito una storia in cui i cambiamenti di un mondo già di per sé mutevole, come quello delle foreste di mangrovie, si fanno sempre più drammatici a causa dei cambiamenti climatici; in L'Isola dei fucili è l'emergenza dei migranti il tema intorno a cui ruota la storia, migranti costretti a viaggiare proprio a causa delle catastrofi causate dall'inquinamento. Deen suo malgrado si ritrova sempre più coinvolto, prende coscienza di un mondo la cui natura è resa fragile e pericolosa, scopre una realtà migratoria terribile e dolorosa, fatta di viaggi lunghissimi e pericolosi, in cui chi si mette in viaggio (come Pitu e Rafi) è sempre in pericolo e in balia dei trafficanti e di chi controlla il confine, sia in terra che in mare. Ed è proprio in mare, con una barca piena di migranti (tra cui Pitu) che si chiude la storia, con una nota di speranza nella natura e negli esseri umani.