Titolo: L'anno che a Roma fu due volte Natale
Autore: Roberto Venturini
Editore: SEM
Anno: 2021
Curiosità: candidato Premio Strega 2021
Stelle: 4 su 5
Pagine: 192
In due parole: un'avventura surreale tra Villaggio Tognazzi a Torvaianica e il Verano cimitero monumentale di Roma
Marco deve aiutare sua madre Alfreda a sgomberare la casa che la stessa, diventata accumulatrice seriale dopo la scomparsa del marito, ha riempito di ciarpame fino all'inverosimile. Incapace di superare il lutto si carica anche del dolore (immaginato ovvio) di Sandra Mondaini sepolta a Milano e quindi separata da Raimondo Vianello sepolto a Roma. Adriana vorrebbe riunirli, dopo che Sandra apparsale in sogno se ne lamenta, e convince il figlio che si fa aiutare nell'impresa da Carlo e da Er Donna. Nasce così un'avventura surreale, divertente ma anche triste, ricca di ricordi sulla Torvaianica degli anni d'oro, al tempo del torneo di tennis inventato da Tognazzi, quando le ville erano abitate da personaggi più o meno famosi del cinema e della televisione. Un'avventura pop nei riferimenti alle canzoni e agli spot televisivi che non si cura molto della coerenza delle date, Marco è stato protagonista del famoso spot di un dado alla fine degli anni '80, nella storia è un ragazzo ma Mondaini e Vianello sono morti nel 2010 e nel testo viene inserito un riferimento a Carminati il cui arresto risale al 2014, insomma non può essere certo un "ragazzo". Discrepanze che non tolgono nulla al piacere della lettura. Ammetto inoltre di non aver capito il nesso tra il titolo e il racconto ma mi sono divertita comunque.