martedì 20 aprile 2021

M. L'uomo della provvidenza

Titolo: M. L'uomo della provvidenza
Autore: Antonio Scurati
Editore: Bompiani
Anno: 2020
Curiosità: il seguito di M. Il figlio del secolo, Premio Strega 2019
Stelle: 4 su 5
Pagine: 645
In due parole: continua il racconto dell'ascesa e discesa di Mussolini e del fascismo

Come nel primo volume di questa che doveva essere una trilogia ma sarà probabilmente una quadrilogia, Antonio Scurati racconta un'epoca senza inventare nulla ma immaginando tutto. Rigorosamente basato su documenti autentici (verbali, veline, articoli di giornale, agenzie, lettere, diari, trascrizioni di conversazioni) Scurati si concentra sugli anni dal 1925 al 1932, dall'indomani dell'uccisione di Matteotti (che provoca una crisi nel regime anche se non irreparabile e un'aggravameno dell'ulcera di cui Mussolini soffre da anni) fino alla "pacificazione" della Libia e ai festeggiamenti per il decennale della marcia su Roma, passando per svariati attentati al duce tutti falliti, per l'epurazione delle figure più imbarazzanti del PNF con conseguente lotte e complotti interni, per il progressivo rafforzamento del regime con l'erogazione delle leggi fascistissime e l'eliminazione dei pochi spazi di democrazia rimasti nel paese, il fascismo è ormai innarestabile. Le scarse possibilità di bloccare Mussolini vengono infatti regolarmente disattivate dall'acquiescenza vigliacca e complice del re, l'opposizione è impotente e costretta a trasferirsi all'estero o a ritirarsi nella clandestinità, gli arresti sono continui e l'esito dei processi sempre lo stesso: prigione o confino. L'opinione pubblica e i governi non sono sfavorevoli a Mussolini - a quei tempi i regimi autoritari non sembravano affatto male - il quale nel frattempo rafforza sempre più il proprio potere anche attraverso la stipula dei Patti lateranensi e il colonialismo. Meno ricco di colpi di scena rispetto al primo - sono questi gli anni del consolidamento del regime - ma ugualmente appassionante.